STEFANO MINGO
Chitarrista classico
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www.stefanomingo.it
Dopo anni di studi e di ricerche, esce finalmente “Un sueño en la Floresta”, il CD di Stefano Mingo dedicato a Augustin Barrios, musicista paraguayano vissuto tra la fine dell’ottocento e la prima metà del novecento, virtuoso delle sei corde, al punto di essere stato ribattezzato ‘il Paganini della Chitarra’.
L’album è stato presentato lo scorso 2 dicembre presso il Museo degli Strumenti Musicali, alla presenza di Fabio Furnari, patron dell’etichetta ‘Terre Sommerse’ che lo ha pubblicato ed ovviamente di Stefano Mingo che ha eseguito alcuni brani del disco, accompagnandoli ad alcune notizie e riflessioni sul musicista e compositore sudamericano.
L’idea di questo CD nasce dall’interesse di Mingo per la complessa ed affascinante personalità di Barrios, singolare figura di nomade della musica (ha praticamente vissuto e suonato in tutti i paesi del Centro e Sud America) in continuo conflitto tra la sua anima Guarany (la popolazione andina a cui apparteneva) e l’ammirazione verso l’Europa, la sua cultura e, soprattutto, la musica classica dei grandi autori, Bach e Chopin in primis.
Il risultato è molto interessante e ci avvicina ad un periodo musicale, i primi decenni del novecento, in cui la musica era in cerca di nuovi orizzonti, in parte schiacciata dal peso dell’ottocento, ma forse ancora impreparata ad accettare le novità d’oltre oceano. Sono evidenti le venature di musica popolare rivisitata in chiave colta e raffinata, come ad esempio nella celebre ‘Danza paraguaya’.
Il brano che sintetizza meglio la poetica di Barrios è proprio quello scelto ad intitolare la raccolta; un brano in cui l’autore dalla foresta amazzonica sogna il Vecchio Continente: echi di puro romanticismo si intrecciano con il tremolo tipico del mandolino napoletano, il tutto con striature esotiche che affiorano tra le pieghe degli struggenti arpeggi.
L’occasione è stata propizia per riascoltare dal vivo Stefano Mingo, chitarrista dalla tecnica cristallina al servizio di un’interpretazione calda ed appassionata.
I brani del CD hanno ovviamente fatto la parte del leone, ma la scaletta ha compreso anche un brano di Garoto e un paio di Baden Powell, tra cui la splendida ‘Samba Triste’, creando un passaggio ideale tra il progetto realizzato ed il nuovo, che riguarderà in maniera più specifica la musica brasiliana.
L’impressione destata dalla serata è stata quella di un musicista maturo che, a coronamento degli sforzi di anni per la realizzazione di questo progetto, sente l’urgenza di affrancarsene quanto prima, per lanciarsi verso nuovi sentieri e nuovi ambiti musicali. Incoraggiati della riuscita di quest’album, siamo impazienti di vederne i risultati.