Uscito per Terre Sommerse, è un album quasi completamente strumentale, capace di spaziare verso atteggiamenti prettamente psichedelici rifacendosi talvolta ad elementi tipici del blues e de
l symphonic rock, avvolgendo un campo spesso occupato dalla scena indie.E il disco racconta una storia distopica, che indossa i panni di una fantascienza apocalittica e onirica, basata appunto sulla coscienza del sogno.
Ed è così che si passa dalla freschezza di Roy’s Childhood, brano d’apertura basato su una melodia da carillon e completato dal secondo All blues, fino all’opprimente oscurità di Deep Blue e alla piena psichedelia blues dei brani centrali del disco (su tutti, Night Terrors).