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Il nuovo viaggio di scoperta non consiste nel cercare nuove terre ​ma nell'avere nuovi occhi
​
Voltaire

le seduzioni del tempo di licia fierro - nota critica di federico micciarelli

15/10/2018

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Il romanzo Le seduzioni del tempo di Licia Fierro narra la storia di una vita. Non si consideri riduttiva questa definizione, perché una vita è un universo che abbraccia aspetti infiniti e che quasi mai corre su un binario unico e retto.
    Questo è forse il tema che predomina nel libro: la dualità. La protagonista, Giulia Nepi, è una figura segnata e le ragioni delle sue ferite e cicatrici sono presentate fin dal principio: ragazzina ebrea romana, deportata in un campo di sterminio, sopravvissuta. Tornata alla vita, Giulia decide di vivere, senza pietismi né vittimismi – aspetto stilistico che merita una menzione speciale – eppure avrà sempre di fronte, in maniera consapevole o meno, voluta o no, due strade. Studia, nella famiglia di zii toscani che la accoglie come una figlia, e sceglie la giurisprudenza, più precisamente la magistratura, ma la sua passione, i suoi libri del cuore sono i classici della filosofia: l’oggettività, la coerenza, la linearità da una parte, la libertà dello spirito dall’altra. E di filosofia in questo libro ce n’è tanta: Gorgia, Socrate, Platone, Aristotele, Abelardo ed Eloisa, Leibniz (seppur non espressamente citato, ma presente attraverso la sua teoria delle monadi), Kant, Hegel, e tanti altri; compare ad un certo punto perfino un verso del Dies Iræ (confutatis maledictis flammis acribus addictis).
    Giulia si sposa, giovanissima, con l’avvocato Aldo, che, come la giurisprudenza, rappresenta la sicurezza, il dovere, la buona vita sociale di Firenze, città in cui vive e lavora, e, ancora una volta, la vita: l’amore è profondo, sincero e fedele – come dimostrano la tolleranza nei confronti dei tradimenti e la dedizione nella fase della malattia – ma si limita alla carne, ai sensi, al sentirsi vivi. Per provare l’amore spirituale, la corrispondenza d’amorosi sensi, ha bisogno di un altro uomo, Enrico, professore e intellettuale, con il quale la protagonista sperimenta per una vita un rapporto totalmente “incorporeo”: non ce n’è bisogno, il suo amore è soddisfatto nell’anima. Ecco ancora una volta la dualità, quasi l’incarnazione della Ragione e del Sentimento della Austen.
    Tutti i personaggi cosiddetti secondari, sebbene ognuno ben delineato e dotato di una propria storia che potrebbe essere sviluppata singolarmente, contribuiscono ad alimentare il “cosmo” di Giulia che, pur nelle sue naturali e comprensibili fragilità, è una donna libera, borghese ma non imborghesita, emancipata, che ragiona, valuta e decide, nel lavoro come nella vita, con onestà, misura e senza distinzioni, sia che abbia a che fare con la fantesca Laura, aiuto di una vita, sia che si confronti con i suoi colleghi o con l’amica(?) Letizia.
    Due personaggi sembrano mettere in crisi il clima di dualità, o per lo meno di non totale linearità che tanto può coinvolgere il lettore: il fratello Fulvio e la portentosa figura di Gad. Il primo, scampato alla cattura e alla Shoah, trova rifugio in Israele e diventa figura di spicco della vita nei kibbutz: sembra non avere dubbi, esitazioni, la sua vita è incentrata e basata su una Fede religiosa e politica che alimenta anche la famiglia che si va creando. Il lettore lo incontra solo una volta e questo è tutto ciò che sa di lui; forse può essere solo apparenza, ma non è un caso che la stessa Giulia, proprio come noi, non lo rivedrà più, avendo solo sporadici scambi epistolari. Mi sono fatto l’idea che lo percepisca lontano, diverso, un superuomo nietzschiano troppo lontano dalla sua natura: lei stessa, ormai donna matura, preferirà ricordarlo solo come il ragazzino che giocava dietro il Portico d’Ottavia.
    Gad è il novello Mosè che ha traghettato il popolo d’Israele verso la nuova salvezza, è l’incarnazione della coscienza e il modello su cui Giulia costruirà, o meglio ricostruirà la propria coscienza. Nell’attraversamento del Mar Rosso/Germania, mentre vede la distruzione degli Egiziani/Tedeschi, lei, ragazzina diventata troppo presto adulta, desidera la vendetta totale, ma Gad pronuncerà invece quello che sarà il monito di un’intera esistenza: la vita ti insegnerà la misericordia. Questa figura mastodontica, che per certi versi ricorda alcuni personaggi de La Tregua di Primo Levi, non si vedrà più se non quando ormai è vecchio e morente. Solo allora anche egli perderà la sua aura granitica e mostrerà quell’umanità che lo rende ancora più caro e vicino in quanto debole come tutti noi: non ha saputo, potuto o voluto non cedere alla vendetta. Egli stesso è venuto meno al proprio insegnamento.
    La storia di una vita, che in questo caso si snoda per tre generazioni, non può prescindere dal tempo che passa, eppure l’autrice ha il merito di mettere il lettore in condizione di non accorgersi del suo trascorrere, proprio come accade nella vita reale, nella quotidianità. Tuttavia, a ben pensarci, è proprio il tempo che apre e chiude questo romanzo: la protagonista è figlia e vittima del suo tempo che, da principio, appare carnefice; Giulia però non è tra i Sommersi, ma tra i Salvati, e allora si appropria del tempo vivendo con intensità, certo con alti e bassi, finché, ormai anziana e ancora una volta apparentemente vinta, trova il modo di sconfiggerlo definitivamente: l’arte, il pensiero, la letteratura oltrepassano la miseria temporale e volano verso l’eterno.
    Vorrei spendere due parole, infine, sullo stile di Licia Fierro: asciutto, limpido, vivido, lineare, caratterizzato da parole scelte con precisione, talvolta anche dal lessico più desueto, e mai sprecate. La capacità descrittiva è notevole: in poche righe si ha la sensazione di vedere concretamente ciò che è solo sulla carta.
    Certo non è un libro che si può leggere con superficialità: pur nella sua brevità – otto capitoli – è un romanzo impegnato e impegnativo, importante, serio e maturo, che merità altrettanta serietà e maturità. Concludendo, ad esso ben si adatta la frase di Jean-Jacques Rousseau: Non visse di più colui che contò un maggior numero di anni, ma colui che più sentì la vita.

Federico Micciarelli
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esce nelle librerie "esorcismi - istruzioni per l'uso" di marcello pistolini

4/6/2018

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Tutto quel che avreste voluto sapere dal vostro esorcista e non avete mai avuto occasione di chiedere.

Già disponibile nelle librerie e negli store online, il libro, che va ad arricchire la collana "Dall'Oriente all'Occidente", verrà presentato dall'autore venerdì 15 giugno alle 18.00 presso lo spazio Terre Sommerse in via Valdinievole 96 a Roma. Interverrà l'editore Fabio Furnari.

Appassionato di Antropologia ed esoterismo, Marcello Girolamo Pistolini si è laureato in Lettere con indirizzo storico religioso presso l’università “La Sapienza” di Roma. Ricercatore sui nuovi movimenti religiosi, in questa sua opera tratta l’argomento degli esorcismi in ambito cattolico in maniera completa, dalle basi della demonologia ai rituali di liberazione.
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premio letterario sidera

4/10/2017

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Terre Sommerse, in collaborazione con la fuis e corus cafè apre le iscrizioni al premio letterario "sidera"


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La casa editrice Terre Sommerse, in collaborazione con la FUIS (Federazione Unitaria Italiana Scrittori) e la rivista di arte e cultura Corus Cafè, apre le iscrizioni alla Prima Edizione del Premio Letterario Sidera, rivolto a tutti coloro i quali volessero presentare un elaborato dattiloscritto inedito nella forma del romanzo. 
Lo scopo dell'iniziativa è quella di valorizzare nuovi talenti letterari, da lanciare all'interno della nuova collana di narrativa della casa editrice Terre Sommerse che prende, appunto, il nome Sidera. Non sono previsti limiti di età né di genere, le uniche qualità ricercate sono la buona scrittura e la creatività, come dire che al centro di ogni buon libro c'è una buona storia.
Il vincitore avrà dunque diritto ad un regolare contratto editoriale e alla pubblicazione del romanzo in concorso.
La partecipazione della FUIS, i cui membri saranno presenti anche in giuria, arricchisce il prestigio ed il valore letterario di questo concorso, che vedrà la premiazione svolgersi a Roma a nella prossima primavera.
Alla giuria prenderanno parte, oltre ai già citati membri della FUIS e della redazione della casa editrice Terre Sommerse, alcuni membri della rivista Corus Cafè e critici ed esponenti del mondo della cultura, scrittori ed artisti.
Le iscrizioni sono aperte a partire dal 4 ottobre e scadranno il 15 dicembre 2017, ciascun candidato potrà presentare un unico romanzo inedito e libero da qualunque contratto e/o partecipazione ad altri concorsi. La quota di partecipazione è fissata a 25 euro e servirà a sostenere i costi della manifestazione.

Segue il Bando Completo. In download il modulo di iscrizione.
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Romatemagica il nuovo romanzo di edoardo radaelli

2/12/2016

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Nella suggestiva e magica cornice della Città Eterna, Romatemagicaè un romanzo che mette in discussione il concetto stesso di normalità. Perché, in fondo, cosa si intende come normale?


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Andrea è un ragazzo pressoché normale, che vive immerso nella sua tranquilla quotidianità assieme alle sue amiche. Quando riceve l’inaspettata visita di un angelo messaggero, gli viene rivelata una realtà impensabile ed incredibile: lui è l’incarnazione di uno dei numeri primi combattenti e dovrà salvare la città di Roma dalle forze del Maligno che vuole assoggettare tutti i suoi abitanti. Ne segue una corsa contro il tempo per identificare chi siano gli altri numeri primi, di quali poteri dispongano e per capire come fare per prendere possesso delle loro armi. Un susseguirsi di eventi sorprendenti a cui i numeri primi non possono sottrarsi perché scritto nel loro destino, i quali li porranno di fronte ad essenze del mito che non avrebbero mai creduto reali.

Edoardo Radaelli è nato a Roma, dove vive, nel 1982. Dottore in Beni Archeologici (2004), Dottore Magistrale in Archeologia (2007), Specialista in Beni Archeologici (2010), PhD in Archeologia presso The University of Southampton - Gran Bretagna (2016). Ricercatore e lavoratore nell’ambito dei beni culturali, sia come archeologo sia come guida turistica a cui è abilitato in 4 lingue, ha pubblicato per l’Ass.ne Terre Sommerse il romanzo di successo “La Parola Amore” (2013).

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fate finta di piangere perché io morirò per finta | il nuovo libro di ellen rossi stuart

25/10/2016

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in libreria e negli stores online


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​“Volevo conoscerla in tutti i suoi aspetti, in tutti e a dispetto di tutti. Sentivo che la vita fugge troppo in fretta, volevo milioni di momenti belli, non potevo aspettare a lungo. Mai. Ricordo momenti di grande gioia e di grande disperazione. Soffrivo molto più di Giacomo. Lui aveva voi e dunque aveva tutto, era facile soffrire meno di me, lui era così perfetto. Cosa sarebbe successo invece! Mi feci sfuggire l’amore, lasciai sfuggire la vita. Voi non fatelo mai!”.
 
​Ellen Rossi Stuart nasce in Olanda nel 1941 ma presto si trasferisce in Italia, innamorandosi del paese, dell'amore e del sole. Sfila per grandi stilisti e sposa un noto attore. La sua vena artistica si esprime con successo nella pittura e trova un canale di comunicazione altrettanto naif ma profondo in questa sua prima opera letteraria, che nasce come lettera aperta ai suoi quattro figli. Una testimonianza di amore materno pregna di introspezione e immagini storico culturali molto avvincenti, che non ha altra pretesa se non quella di dipingere con le parole il quadro sofferto e goduto della sua vita.
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studio iris e terre sommerse presentano: giustizia e bellezza

28/9/2016

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NUOVA PRESENTAZIONE "DALLA VIA MULATTIERA" DI LICIA FIERRO

23/2/2016

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          EVENTO PRESENTAZIONE "DUE STORIE A CONFRONTO":       "FIABE METROPOLITANE" & "LA STORIA DEL POSTINO CHE VOLLE                                                                  FARSI POSTA"

25/11/2015

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Venerdì 27 Novembre (ore 18) 
presso
LaFeltrinelli Libri e Musica di viale Libia 186 (Roma)


Evento Presentazione "Due Storie a Confronto":

"Fiabe Metropolitane" di Gianluca Marletta
e
"La Storia del Postino che Volle Farsi Posta" di Santino Mirabella

Presenta l'editore Niccolò Carosi
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elio crifò - LA CLASSE DIGERENTE 2.0

20/5/2015

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secondo capitolo di uno spettacolo di coscienza civile


"Ho paura di questa democrazia. Ho paura di questo regime democratico. Ho paura della ferocia sorridente dei nuovi strumenti del potere.Ho paura della civiltà dell'immagine e del consumo, perché l'unico valore condiviso da tutti è il denaro. Il denaro giustifica tutto. Ho paura di questo sistema dei consumi che pensa per te, sogna per te. Ho paura perché non manca la libertà, mancano uomini liberi. Spesso è più duro lottare non contro la violenza dei padroni ma contro l'accondiscendenza ad essere servi. Io... di questo ho paura".
acquista il libro-dvd de "la classe digerente 2.0"
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IL RICORDO DI UN GRANDE ARTISTA - ITALO EVANGELISTI - FONDATORE DELLA COLLANA LA LUNA STORTA

11/2/2015

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ITALO EVANGELISTI - fondatore della collana LA LUNA STORTA.

Poeta e critico d'arte. E' stato autore di saggi e interventi, in particolare, sulla "scuola romana" e "l'astratto-espressionismo"; presentazioni al catalogo e interventi critici sull'opera di alcuni tra i più importanti artisti italiani, da Attardi a Calabria, da Vespignani a Gianpistone e Gino Guida, da Franco Ferrari a Bruno Varacalli e Giulietta Paolini o di giovani emergenti quali i pittori Angela Pellicanò, Gabriele Tagliabue, Serena Maffia, Giacomo Montanaro; lo scultore Francesco Marcangeli, nonchè di pittori stranieri di fama internazionale, quali la filandese Sojle Yli-Mary, il bulgaro Atanas Atanasov, la slovena Vida Slivniker e l'argentina Ana Negro.

Premio "Margutta-Comune di Roma" 1993 della critica; consulente artistico dell'Associazione - Accademia " Art-studio Tre"; Presidente della giuria del Premio internazionale "Open - Art " 2004, 2005 e 2006.
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    Terre Sommerse, casa editrice e discografica romana, è stata fondata nel 1998 come associazione no profit da Fabio Furnari, cantautore e scrittore.

    Vanta oltre trecento pubblicazioni e produzioni tra musica e letteratura. Terre Sommerse inoltre ha creato una fitta rete di eventi e concerti che annualmente vengono svolti allo scopo di promuovere i propri artisti e i propri progetti, dando spazio ai giovani e al talento genuino. 

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