ESCE IL 24 NOVEMBRE IL NUOVO ALBUM DI FABIO FURNARI
Esce il 12 novembre in digitale e nei migliori negozi di musica indipendenti il nuovo album di Fabio Furnari, sesto lavoro discografico dell'artista. L'album contiene brani inediti e insieme rivisitazioni di vecchie canzoni. Mette a fuoco le suggestioni jazz/rock di cui si veste la canzone d’autore, maturate e rivissute dall’artista ripercorrendo trent’anni di carriera musicale. A brani pop/rock come Questa Notte Piena di Ricordi e Sono Venti si affiancano brani dai colori progressive come Oggi Niente Pasto, Duemilacentosette e Terre Sommerse, o dalle sfumature jazz come Aria di Libertà e Per Averti . Importanti in questo senso le collaborazioni: da jazzisti come Pasquale Innarella e Francesco Lo Cascio, a Eleonora Cardellini. |
Ho voluto far convivere canzoni vecchie e canzoni nuove. Quando abbiamo iniziato a incidere con Alessandro Facchini (nel 2007) non avevamo idea di cosa sarebbe venuto fuori. Man mano mi accorgevo che stavo facendo un percorso a ritroso per ritrovare quelle sonorità quasi degli esordi, perché alcune di queste canzoni avevano bisogno di nuova vita. Nel corso di questi anni ci sono stati musicisti che mi hanno accompagnato con cui ho condiviso strade e ho appreso musica, vedi per esempio Daniele Iacono e Fabrizio Guarino che sebbene non siano presenti nel disco fanno parte integrante di questo progetto musicale. Devo ringraziare tutti i musicisti che hanno lavorato con me in questi anni e tutte le persone che mi sono state vicine. In particolare tutto lo staff di Terre Sommerse Niccolò, Simona, Cristiano, Valeria, Michele, Simone.
Ho visitato la Croazia dopo qualche anno dalla fine del conflitto, girando per Zara i segni della guerra erano ancora evidenti non solo sulle mura dei palazzi della città, con le mitragliate ma anche sui corpi della gente. Uscendo per strada si incontravano più mutilati che gente sana. Un giorno ho incrociato il volto di un giovane poco più che trent’enne deturpato: lo sguardo era perso nel vuoto, lo seguiva una ragazza, aveva le mani bruciate; mi guardavo intorno, stavo nella grande piazza del Foro romano di Jadera. Forse solo in quel momento mi accorsi della devastazione e dei segni indelebili che aveva lasciato la guerra. Venni assalito dall’angoscia. Il ragazzo si avvicinò: “Italiano?” risposi annuendo; e lui: “Oggi niente pasto!” .
Fabio Furnari